La discussione intorno al tool di intelligenza artificiale ChatGPT solleva due importanti questioni: la maturità delle tecnologie di AI e Machine Learning e la necessità di una accelerazione della collaborazione pubblico-privato per definire un sistema di regole condivise basato sulla Responsible AI.

La curva di sviluppo delle tecnologie di IA è sempre più ripida, grazie alla rapida trasformazione delle organizzazioni in risposta ai sempre più repentini cambiamenti macroeconomici. Ciò ha reso l’IA economicamente sostenibile a livelli senza precedenti. Parallelamente, il concetto di Responsabilità di queta nuova tecnologia è diventato il mainstream con un dibattito pubblico-privato che ha visto l’UE in prima linea. Infatti, la Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento sull’intelligenza artificiale, che mira a garantire che sia sicura, affidabile e sostenibile, e che protegga i diritti fondamentali dei cittadini europei. Il regolamento include misure per prevenire l’uso dannoso, come l’utilizzo di sistemi di IA per la discriminazione o per le decisioni automatizzate che possono avere conseguenze negative sui diritti fondamentali. Inoltre, il documento prevede la creazione di un quadro europeo per la certificazione dei sistemi, per garantire che soddisfino i requisiti di sicurezza e protezione dei dati.

L’obiettivo è quello di creare un mercato unico europeo per l’IA, che promuova la fiducia e l’uso responsabile delle tecnologie. C’è da augurarsi che questo spinga USA e Cina, che rappresentano l’80% del mercato globale, a seguire l’esempio e a partecipare attivamente alla conversazione globale sullo sviluppo sostenibile delle tecnologie innovative.

È innegabile che l’IA, come ogni altra innovazione, porti con sé la “distruzione creatrice” teorizzata da Schumpeter che nel suo libro del 1942, “Capitalismo, socialismo, democrazia”, scrisse:

Il capitalismo è per natura una forma o un metodo di evoluzione economica; non solo non è mai, ma non può mai essere stazionario. Questo carattere evolutivo del processo capitalistico non è unicamente dovuto al fatto che la vita economica si svolge in un ambiente sociale e naturale che muta e, mutando altera i fatti dell’azione economica; quel fatto è importante, quei mutamenti (guerre, rivoluzioni e così via) condizionano spesso le grandi trasformazioni industriali, ma non ne sono i movimenti primi. Né il carattere evolutivo del capitalismo è dovuto a un semi-automatico aumento della popolazione o del capitale, o alle fluttuazioni dei sistemi monetari, tutti fattori per cui la stessa cosa è vera.

intelligenza artificiale responsabile

L’impulso fondamentale che aziona e tiene in moto la macchina capitalistica viene dai nuovi beni di consumo, dai nuovi metodi di produzione o di trasporto, dai nuovi mercati, dalle nuove forme di organizzazione industriale, che l’impresa capitalistica crea.

Mentre alcuni lavori verranno distrutti, altri ne verranno creati, migliorando le condizioni di lavoro dell’umanità. Tuttavia, se mal utilizzata, l’IA, può causare gravi problemi. Anche questo è un fattore comune a tutte le innovazioni. Tutte le tecnologie rivoluzionarie, da sempre, hanno creato preoccupazione per l’impatto che avrebbero avuto sulla società. Dalle macchine a vapore introdotte negli opifici industriali della seconda metà dell’Ottocento, all’invenzione del telefono.  Dalla stampa a Internet, abbiamo assistito a grandi cambiamenti nel modo in cui le persone interagiscono tra loro, nel modo in cui impariamo e insegniamo, nel modo in cui facciamo affari e persino nel modo in cui ci esprimiamo. Questi cambiamenti sono ancora in corso oggi.

Ecco perché dobbiamo prepararci. Il sistema educativo e formativo deve evolvere per preparare i talenti del presente e del futuro, mentre il sistema di regole deve accelerare il suo ritmo per evitare un gap troppo ampio tra il mercato e il regolatore.

In sintesi, l’Intelligenza Artificiale Responsabile è un’altra sfida che l’umanità dovrà affrontare e superare, come ha fatto con altre rivoluzioni tecnologiche nel corso della storia. Siamo fiduciosi che anche in questo caso, saremo all’altezza.

Happy Innovating!

author avatar
Armando Barone Armando Barone
Ufficialmente il mio percorso nel mondo della comunicazione inizia nel 1999, ma ho sempre creduto di averlo iniziato molto tempo prima. Ed esattamente nel 1980 quando il terribile terremoto dell’Irpinia che aveva devastato la mia città Napoli, fu per il bambino di allora assetato di sorprese, l’occasione per ritrovare tra le mura fogli di giornale. Una vera magia! Le pareti crollate rivelavano pagine sovrapposte di quotidiani che una volta si usavano per favorire l’aderenza della carta da parato.
Related Posts
Armando Barone

Privacy Preference Center