Gli Stati Uniti sono il faro globale dell’innovazione: dalla Silicon Valley al boom dell’intelligenza artificiale generativa, il paese ha plasmato il proprio successo su una visione fortemente orientata dalla tecnologia. Tuttavia, una sfida emerge quando si guarda più da vicino il capitale umano del paese e si zooma su quello che rappresenta all’unisono l’élite e la ninfa vitale di una nazione che ha al suo centro la tecnologia di frontiera, ovvero le STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
Ebbene nei precedenti articoli avevamo anticipato delle sorprese, eccone un’altra: in termini di laureati STEM gli USA non appaiono in buona salute. I circa 437 mila laureati in discipline STEM rappresentano solo il 21% dei laureati americani. Negli articoli precedenti abbiamo visto che questa percentuale in Germania rappresenta il 36%, mentre in termini assoluti la Cina ogni anno sforna 4.7 milioni di laureati STEM.
Le discipline STEM negli Usa
Anche il fenomeno della grande attrattività delle Università americane può, dal punto di vista della salute dal capitale umano a stelle e strisce, fornire una lettura non necessariamente positiva: oggi oltre metà dei titoli STEM negli USA sono conseguiti da studenti internazionali. In campi come informatica o ingegneria, gli studenti stranieri dominano le classi, con punte di oltre il 70% nei corsi in computer science. Va detto che circa 2/3 di questi laureati rimangono a lavorare negli Stati Uniti, complessivamente, quasi un quinto della forza lavoro STEM statunitense è composta da nati all’estero.

Altro elemento critico appare essere la situazione nelle scuole pre-universitarie ( K-12). Nelle ultime rilevazione gli studenti americani fino a 18 anni hanno ottenuto risultati nella media internazionale in matematica e scienze, piazzandosi dietro molte altre nazioni avanzate.
Sappiamo che la disponibilità di professionisti STEM è un fattore cruciale per tutte le economie moderne, e negli USA una carenza di figure tecnico-scientifiche potrebbe avere conseguenze significative su produttività e competitività.
Le imprese Usa e le difficoltà crescenti
Attualmente, le imprese americane segnalano difficoltà crescenti nel reperire lavoratori qualificati in settori tecnologici. Dopo la pandemia, con la ripresa delle attività, molti datori di lavoro hanno incontrato carenze di manodopera specializzata al punto da dover rallentare la produzione per mancanza di personale adeguato.
Gli Usa e la formazione STEM non sufficiente
Gli Stati Uniti detengono la leadership tecnologica globale in molte industrie, grazie alla combinazione di forte R&S, spirito imprenditoriale e attrazione di talenti. Tuttavia la formazione STEM domestica insufficiente può rappresentare un punto di debolezza significativo.
Chiudo consigliandovi di guardare un breve video in cui il CEO di Apple, Tim Cook, spiega il motivo per cui la sua azienda ha parte della produzione in Cina.
Happy STEM!
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