made in italy tecnologia comunicazione armandobarone

Il futuro del Made in Italy, tra tecnologia e comunicazione

Alla luce dei grandi cambiamenti in corso, come la sostenibilità, la transizione tecnologica, i cambiamenti nei modelli di business e nelle politiche transnazionali, è possibile immaginare una nuova centralità del brand "Made in Italy"? Il valore simbolico e la percezione di eccellenza sintetizzati nel logo-slogan Made in Italy associano l’immagine di tutte le aziende che lo utilizzano a una certa internazionalità.

L'importanza della Comunicazione

Parliamo di settori che, se considerati nel loro insieme, commerciano internazionalmente oltre il 50% della produzione complessiva, significativamente superiore rispetto al 35% degli altri settori manifatturieri. Quindi, la comunicazione gioca un ruolo prezioso nell'esito finale e la capacità di produrre una differenziazione di valore è una responsabilità non solo nei confronti dell'azienda stessa e dei suoi clienti, ma anche del brand Made in Italy.

L'Italia possiede un valore unico e iconico, in grado di rappresentare il "lifestyle italiano", molto apprezzato a livello internazionale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta concentrando da tempo attenzione e investimenti per aumentarne la competitività globale e renderlo un motore di crescita accelerata per la nostra economia e per i giovani talenti e le future generazioni.

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La responsabilità nella Comunicazione

Questo contesto pone grande responsabilità nella comunicazione dei brand che fanno parte di questo importante cluster dell’economia italiana. Infatti, devono garantire che i loro messaggi riflettano l'unicità e l'attrattiva del "lifestyle italiano", contribuendo così a mantenere e accrescere la competitività internazionale. Una comunicazione efficace non solo valorizza il brand stesso, ma sostiene anche l'immagine complessiva dell'Italia come leader in qualità, innovazione e stile, promuovendo una crescita accelerata per l'economia e offrendo opportunità ai giovani talenti e alle future generazioni.

È chiaro che il valore simbolico del Made in Italy non opera nel vuoto. Si inserisce all’interno di un sistema simbolico del consumo. Questo è evidente per il mondo della moda ma nel contesto odierno si applica anche ai brand B2B che vogliano scalare.

"Made in Italy" e opportunità tecnologiche

La diversità di questo brand è quindi un punto di forza che deve sensibilizzare la leadership delle aziende, nonché i comunicatori coinvolti, che devono essere in grado di accompagnare il percorso di business e l’evoluzione tecnologica che la sorregge anche per gli aspetti di comunicazione: la Gen AI costituisce infatti una grande opportunità per i brand del Made in Italy.

I modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) sono una frontiera da esplorare per dare maggior impatto alla narrativa del Made in Italy, soprattutto nel modo in cui i clienti interagiscono con l'informazione attraverso chatbot in grado di fornire risposte sempre più risolutive e soddisfacenti.

Se la marca altro non è che il risultato di una comunicazione interattiva e di uno scambio simbolico intorno al prodotto, la capacità dei brand del Made in Italy va oltre le parole o i loro loghi e diventa una questione strategica per la capacità dell’azienda di creare valore sostenibile.

 


Comunicazione fiscale armandobarone

La Comunicazione e la Tecnologia per un sistema fiscale sostenibile

Sappiamo che la comunicazione è un pilastro fondamentale per una società informata e partecipe. Nonché una variabile irrinunciabile per curare il percepito di qualsiasi sistema privato quanto istituzionale.

L'importanza della Comunicazione nel Fisco

Uno dei settori in cui la comunicazione dovrebbe avere un ruolo maggiormente strategico è l'apparato tributario. In un Paese dove la pressione fiscale e l’evasione pongono seri interrogativi sulla sostenibilità del sistema si sente il bisogno di un approccio ad una comunicazione trasparente, coinvolgente e vicina agli stakeholder (cittadini, imprese, professionisti, lavoratori, investitori) in grado di creare sostegno nei confronti della missione di tutelare i beni collettivi.

La prima sfida da superare è accettare il fatto che la comunicazione dei temi fiscali ha un’audience molto più larga dei tecnici, quindi avrebbe buon senso spostare l’asse dal mondo dei tecnici tributari e fiscali verso una comunicazione a favore della reale comprensione del cittadino, delle imprese, degli investitori.

Comunicazione fiscale armandobarone

Coinvolgere attivamente i cittadini nel dialogo è essenziale: campagne informative, strumenti online interattivi e incontri pubblici possono contribuire a creare un ambiente in cui i cittadini possono esprimere le proprie domande e preoccupazioni, ottenendo risposte chiare e aiutando a plasmare le politiche fiscali.

Educazione Fiscale e Giovani

Un altro aspetto quando si parla di comunicazione per un nuovo approccio in ambito di comprensione e comunicazione tributaria è quello di educare i giovani. Coinvolgerli nell'educazione fiscale è di fondamentale importanza per plasmare una società futura informata e responsabile.

La comunicazione aperta sulle questioni fiscali non solo fornisce loro le conoscenze necessarie per gestire le proprie finanze in modo responsabile, ma li sensibilizza anche sull'importanza del contributo fiscale per sostenere i servizi pubblici.

Educare i giovani al fisco li prepara a diventare cittadini consapevoli e partecipi, capaci di influenzare positivamente le politiche fiscali e contribuire al benessere collettivo. Inoltre, li incoraggia a porre domande critiche e a comprendere il valore della trasparenza e della comunicazione aperta nelle questioni finanziarie e sociali.

Case Study: Repubblica Ceca

A proposito di impatto positivo della comunicazione sulla comprensione fiscale dei cittadini, segnalo il caso della Repubblica Ceca che ha lanciato recentemente una campagna di comunicazione "DaDáme Daně" con l'obiettivo di migliorare la comprensione fiscale tra i cittadini.

La campagna è stata sviluppata dal Ministero delle Finanze ceco e ha coinvolto una serie di partner, tra cui l'Agenzia delle Entrate, l'Accademia delle Scienze ceca e l'Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

È stata utilizzata una comunicazione semplice e diretta per spiegare concetti fiscali complessi. Si è fatto uso di un linguaggio chiaro e illustrazioni intuitive per rendere le informazioni più accessibili ai cittadini. Gli sforzi sono stati concentrati sulla promozione della trasparenza e sull'invito ai cittadini a partecipare attivamente al processo di definizione delle politiche fiscali.

La campagna "DaDáme Daně" anche dal punto della "delivery" è stata pensata bene, sono stati utilizzati una serie di canali per raggiungere i cittadini, tra cui:

  • Spot televisivi e radiofonici
  • Pubblicità online
  • Materiali informativi, come brochure e opuscoli
  • Eventi pubblici

L'operazione ha avuto un impatto positivo sulla comprensione fiscale dei cittadini cechi. Un sondaggio condotto dal Ministero delle Finanze ha rilevato che il 70% dei cittadini ha trovato la campagna utile o molto efficace. Inoltre, il sondaggio ha rilevato che il 60% è più propenso a partecipare al processo di definizione delle politiche fiscali.

Tecnologia e Comunicazione Fiscale

Questo è un esempio di come la comunicazione può essere utilizzata per migliorare la comprensione dei cittadini dei temi complessi.

In conclusione, il sistema fiscale italiano può trarre enormi benefici da una comunicazione multi-stakeholder più chiara, semplice e coinvolgente. Questo non solo aiuterà cittadini e imprese a comprendere meglio le tasse, ma migliorerà anche il rapporto con il fisco.

Una comunicazione intelligente e coinvolgente è la chiave per plasmare e emancipare la comprensione delle tasse in Italia, contribuendo a una società più informata e partecipe. Anche in questo caso le tecnologie possono essere un alleato, si pensi al potere della iper-personalizzazione che consente l’intelligenza artificiale generativa.

Happy communication!


comunicazione IA generativa armandobarone

La comunicazione generativa: nuovo paradigma strategico

Mentre ci avviciniamo al 2024, assistiamo all'accelerazione di un fenomeno che sta rivoluzionando il contesto: la comunicazione generativa. Questa evoluzione non solo sta trasformando il modo in cui ci esprimiamo e interagiamo, ma influenza anche in maniera significativa gli approcci strategici nella comunicazione.

Al migliorare della qualità del dato e delle skills degli addetti ai lavori, due temi fondamentali che vanno a braccetto con l’uso responsabile della tecnologia,  la comunicazione generativa alimentata dall'Intelligenza Artificiale, nel 2024, vedrà la sua adozione diffondersi rapidamente in tutti i settori.

Integrazione dell'Intelligenza Artificiale nella Comunicazione

Organizzazione e brand sfrutteranno questa tecnologia per creare contenuti e interagire con il loro pubblico in modi mai visti prima.

Nell'era della comunicazione generativa, le interazioni non si limitano più alle conversazioni tra persone. Le macchine stesse hanno già acquisito una voce e un ruolo nel mondo della comunicazione. I chatbot, gli assistenti vocali e altri software stanno proprio ora diventando parte integrante delle strategie di comunicazione aziendale.

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Innovazione e Creatività nella Comunicazione

Come abbiamo mostrato nella "experience" durante lancio della Tech Vision 23 presso l’Accenture Customer  Innovation Center di Milano, i sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa, combinati con l’analisi dei dati, consentono un cambio di modello operativo a vantaggio della capacità dell’umano di elevare le proprie skill, lavorare meglio ed elaborare servizi e prodotti con un più elevato tasso di creatività nonché una comunicazione più mirata ed empatica.

Data l’inarrestabile avanzata della tecnologia la riflessione sui tavoli dei comunicatori è che la reputazione di un brand non è più esclusivamente legata all'opinione umana, ma anche alla “percezione” che i sistemi di intelligenza artificiale hanno di loro. Le aziende ora dovrebbero garantire che i loro algoritmi di IA siano ben addestrati, etici e sicuri. Oltre ad essere in grado di fornire un'esperienza positiva per entrambi gli “utenti”: gli umani e le macchine.

Abbracciare il futuro della Comunicazione

In conclusione, il 2024 ci sta portando nella nuova era della comunicazione generativa. Si va verso una nuova e radicale accelerazione nel modo in cui ci connettiamo e comunichiamo.

Questa evoluzione richiede nuove strategie, nonché una consapevolezza della reputazione che un brand ha non solo tra le persone, ma anche tra le intelligenze artificiali.

Il futuro della comunicazione è qui, e sta creando opportunità straordinarie per coloro che sono disposti ad abbracciarlo con fiducia e innovazione.

Happy strategy!


Tech Vision 2023, la IA accelera l'innovazione delle aziende

L'evoluzione rapida delle tecnologie ci ha spinto a riconsiderare il concetto di trend, trasformandolo in una realtà in continua evoluzione. Gli interessi che emergono dall'interazione tra i bisogni e i trend tecnologici offrono spazi di opportunità per l'innovazione e la creazione di nuove esperienze che consentono, non solo l'ideazione di prodotti e servizi migliori, ma di anticipare le aspettative delle aziende e delle persone. Questo approccio consente alle organizzazioni di rimanere rilevanti.

Quindi non si tratta più di pensare ai trend tecnologici come a un fenomeno legato al futuro prossimo, ma di una realtà tangibile e attuale. Le tecnologie avanzate sono già parte integrante delle nostre vite quotidiane influenzando profondamente il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con il mondo che ci circonda. E stanno accelerando dato il livello di maturità e la capacità combinatoria delle 3 innovazioni fondamentali: cloud, dati, Intelligenza Artificiale Generativa.

Oggi abbiamo quindi la possibilità di applicare i trend emergenti in tempo reale ai settori dell'industria e di fare evolvere i modelli di business in una timing compressa come non è stato mai possibile.

È proprio questa possibilità che abbiamo voluto stimolare con la presentazione della Technology Vision 2023 di Accenture, evidenziando le principali tendenze che stanno rivoluzionando l'approccio competitivo con innovazioni che elevano il livello di aspettativa rispetto a qualsiasi altra evoluzione.

Nell'economia odierna, le aziende non competono più anticipando i trend dei mercati, ma competono vivendo immediatamente le innovazioni.

In conclusione, la velocità con cui le tecnologie evolvono e si diffondono ha reso i trend un fenomeno dinamico e in costante mutamento. Ciò significa che le tendenze possono emergere e svilupparsi rapidamente, offrendo nuove opportunità per le imprese e i brand che sono in grado di adattarsi e anticipare le esigenze dei consumatori.

Ecco i 4 trend di quest’anno:

AI generativa: quasi tutti i dirigenti concordano sul fatto che l’IA generativa sarà il co-pilota dell’ingegno e delle capacità umane, stimolando significativamente creatività e innovazione (98%) e inaugurerà una nuova era dell’intelligenza artificiale (95%)

Identità Digitale: la capacità di autenticazione di persone e risorse rappresenterà l’anello di congiunzione tra il mondo digitale e quello fisico. L’identità digitale risulta oggi percepita dall’85% dei dirigenti come un imperativo aziendale strategico e non solo un problema tecnico.

Raccolta e utilizzo consapevole dei dati: l’intelligenza artificiale non può raggiungere il suo pieno potenziale fino a quando le aziende non riusciranno ad utilizzare in maniera strategica i dati a loro disposizione. Il 90% dei dirigenti ritiene che i dati stiano diventando un fattore chiave di differenziazione competitiva all’interno delle organizzazioni e trasversalmente per tutti i settori.

Dialettica tra scienza e tecnologia: il rapporto tra scienza e tecnologia sta diventando sempre più stretto, con l’una che accelera il progresso dell’altra e viceversa. Il 75% degli intervistati ritiene che questa dialettica produttiva potrebbe in futuro sbloccare alcune delle più importanti sfide dell’umanità in vari ambiti.

A questo link la versione integrale della Tech Vision 2023. 


capitale umano crescita india armandobarone

India, come il capitale umano qualificato traina la crescita del paese

L'India è uno dei paesi più grandi del mondo, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone. È anche una delle economie che si sta sviluppando più velocemente, con un tasso di crescita del PIL costantemente tra i più elevati negli ultimi anni. Uno dei fattori chiave del successo è la sua imponente forza lavoro altamente qualificata, che include ingegneri, scienziati, programmatori e altri professionisti specializzati.

Nonostante la presenza di una grande povertà nel paese, l'India ha un sistema d'istruzione molto ampio, diversificato e in grado di gestire numeri elevatissimi.

Secondo le statistiche, questo Paese immette sul mercato del lavoro ogni anno due milioni di laureati di cui circa mezzo milione ingegneri. Per renderci conto del valore di queste cifre basta constatare che in Italia il numero complessivo di ingegneri è di circa 250 mila persone. Un risultato notevole, considerando le molte sfide da affrontare, tra cui la povertà, la disuguaglianza e la mancanza di infrastrutture di base in alcune parti del territorio. Tuttavia, nonostante queste sfide si è riuscito a creare un capitale umano differenziante, che diventa il miglior alleato per la stessa crescita economica.

La maggior parte delle scuole e delle università sono gestite dal governo, anche se ci sono scuole e Università private di alto livello. C’è anche un gran numero di istituti tecnici e di ricerca, tra cui l'IT (Indian Institutes of Technology), che sono considerati tra le migliori scuole di ingegneria del mondo.

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Un sistema di istruzione oggetto di investimenti crescenti, molto orientato alla specializzazione e alla sperimentazione di metodi innovativi, con tanti studenti che scelgono di concentrarsi su aree specifiche come l'ingegneria, la medicina, l'informatica e così via. Ciò significa che i giovani che escono dalle scuole e dalle Università sono in grado di contribuire immediatamente al fabbisogno di industrie e alle organizzazioni del paese.

Con l’obiettivo di avere un capitale umano in grado di gestire positivamente le discontinuità macro-economiche è molto attiva la collaborazione pubblico-privato. Le aziende, infatti, investono percentuali importanti dei loro ricavi per programmi di formazione e di sviluppo dei dipendenti.

La strategia dell’India appare avere il chiaro intento di rendere il Paese molto attraente per il mercato e per gli investitori. I dati aiutano ad inquadrare la strategia.

Già nel 2018 il rapporto “Educational at glancer 2021”, confermava che il 34% dei laureati indiani avevano completato un corso di laurea in una disciplina STEM. Questo accadeva nel momento in cui l’Europa si fermava al 24% e gli Stati Uniti ristagnavano in un povero 11%. Aggiungiamo a questo che mentre i paesi occidentali invecchiano secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, i due terzi della popolazione indiana ha meno di 35 anni.

Possiamo quindi affermare che l’India ha deciso di mettere a disposizione dell’economia mondiale un'enorme riserva di talento giovane.

Ma non solo. Anche gli investimenti nell'innovazione e nella ricerca stanno crescendo rapidamente, con molte aziende, start-up e istituzioni che collaborano per sviluppare nuove tecnologie e prodotti. Questi sforzi di innovazione stanno contribuendo a posizionare l'India come una delle principali potenze tecnologiche del mondo, e molte organizzazioni indiane stanno guadagnando una reputazione globale per la loro innovazione e la loro capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti in corso.

È strabiliante costatare come un paese con un reddito medio annuo di poco più di 2 mila dollari sia stato in grado di darsi una strategia tanto lucida ed efficace per proiettarsi nel nuovo millennio.

Certamente il caso India è molto interessante visto dall’Italia, che ha la grande occasione di affrontare alcuni di questi temi attraverso gli investimenti previsti dal PNRR. Comunicare l’innovazione è quindi sempre più importante per contribuire a tenere alta l’attenzione su una sfida che può determinare il posizionamento del Paese nel contesto mondiale dei prossimi decenni.


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Come la tecnologia sta cambiando il modo di apprendere

L'apprendimento è un processo in continua evoluzione e le modalità sono cambiate notevolmente nel corso del tempo, grazie alla tecnologia e all'innovazione. Oggi, la formazione continua e l'istruzione sono fondamentali per la crescita economica e la prosperità di un Paese. Investire in un sistema formativo che abbraccia l'innovazione può aiutare a creare una forza lavoro altamente qualificata, aumentare la competitività delle imprese e ridurre la disuguaglianza economica.

In passato, l'apprendimento era principalmente basato sulla trasmissione di conoscenze da parte di un insegnante o di un esperto e gli studenti apprendevano attraverso modalità analogiche. Questo approccio era spesso standard e non adattato alle esigenze individuali degli studenti. Con il tempo, tuttavia, l'approccio all'apprendimento è cambiato notevolmente, con un maggiore richiesta di partecipazione attiva degli studenti e sulla sperimentazione pratica.

L'avvento dell'era digitale ha avuto un impatto significativo. L'uso di computer e dispositivi mobili ha reso possibile l'apprendimento online e la formazione a distanza, con l'accesso a una vasta gamma di risorse educative, come video, podcast, tutorial e corsi online. Questo ha permesso a chiunque, ovunque nel mondo, di accedere a informazioni e conoscenze in modo rapido ed efficiente.

Tuttavia, la tecnologia ha anche aperto nuove opportunità, come l'uso della realtà virtuale e aumentata e dell'intelligenza artificiale. La realtà virtuale, ad esempio, può fornire esperienze di apprendimento immersive e coinvolgenti, permettendo agli studenti delle scuole di interagire con ambienti simulati e di apprendere attraverso la sperimentazione pratica. Altresì l'intelligenza artificiale, proprio in questi giorni, sta dando vita a nuove forme di apprendimento personalizzate, che adattano il processo di acquisizione delle conoscenze alle esigenze individuali degli studenti.

Questo consente di fornire un'esperienza di qualità e di garantire che i giovani ricevano l'attenzione e il supporto di cui hanno bisogno per ottimizzare i loro talenti.

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Tuttavia, l'innovazione e la tecnologia possono spaventare molti, in particolare coloro che sono abituati a metodi di insegnamento e formazione tradizionali e che possono percepire l'innovazione come un'incognita o un ostacolo al processo di apprendimento della conoscenza. Ecco perché gli insegnanti hanno un ruolo fondamentale in questo cambiamento epocale, e dovrebbero anche loro sottoporsi a una formazione continua per acquisire nuove competenze e abilità legate alle innovazioni.

In un mondo in cui la conoscenza è in costante evoluzione, anche gli insegnanti devono essere pronti a imparare e ad adattarsi continuamente. Un rapporto di Unioncamere, dice che entro il 2025, il 60% dei lavoratori italiani dovrà possedere competenze digitali per soddisfare le richieste del mercato del lavoro. Questa previsione è un chiaro segnale che la formazione continua basata sulle nuove tecnologie è la chiave per la competitività delle imprese e la creazione di valore economico e sociale.

La formazione continua e l'istruzione sono fondamentali per la crescita economica e la prosperità di un paese. Investire in un sistema formativo che abbraccia l’innovazione, può aiutare a creare una forza lavoro altamente qualificata, aumentare la competitività delle imprese e ridurre la disuguaglianza economica. Compito di chi si occupa della comunicazione è raccontare questi benefici, affrontando anche i temi scottanti dell’etica e della sostituzione uomo-macchina, affrontando le ortodossie che minano il progresso.

Nell'ambito degli approcci innovativi all’apprendimento, un caso interessante è rappresentato dalla collaborazione tra il Central Board of Secondary Education (CBSE) dell'India, l'Innovation Cell del Ministero dell'Istruzione e l'IIT-Bombay, che hanno creato il primo corso opzionale di pensiero e innovazione basato sul design, destinato alle scuole.

Il corso è stato introdotto per gli studenti di classe 6 (età compresa tra 11 e 12 anni). L'obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti e l'esperienza necessari per affrontare i problemi utilizzando il processo basato sul design thinking, una metodologia che pone l'accento sulla risoluzione dei problemi in modo creativo ed innovativo.

Il corso ha avuto un notevole successo tra gli studenti e le scuole, tanto che il CBSE ha deciso di estendere il programma lanciando una nuova raccolta di libri di testo per le classi 7-12, a partire dal prossimo anno scolastico.

Gli obiettivi del corso sono molteplici: aiutare gli studenti ad acquisire competenze come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e l'innovazione, promuovere il loro sviluppo personale e la loro creatività, prepararli ad affrontare le sfide future e dotarli di competenze e conoscenze utili per il mondo del lavoro.

L'iniziativa rappresenta un esempio concreto di come l'innovazione nell'istruzione possa portare a risultati concreti e positivi. La metodologia del pensiero basato sul design è un'ottima opportunità per gli studenti di acquisire nuove competenze e sviluppare la creatività, in un mondo in cui la tecnologia e l'innovazione sono sempre più importanti. Inoltre, il corso rappresenta un'importante opportunità per colmare il divario tra il mondo dell'istruzione e quello del lavoro, fornendo le competenze necessarie per essere competitivi nel mercato globale del lavoro.

 


comunicazione tecnologia armandobaronea

Comunicare la tecnologia nel cambiamento globale

Nell’arco degli anni abbiamo visto il pendolo oscillare da un estremo all'altro. Dal boom delle dot-com degli anni '90 alla Grande Recessione del 2008, alla pandemia, alle Grandi Dimissioni e ora alla guerra e alla crisi energetica. Abbiamo toccato con mano come le cose possano cambiare rapidamente incidendo significativamente sui modelli di business e i comportamenti. Approfittando dell’enorme patrimonio di pensiero che anche quest’anno è stato condiviso dai leader del mondo a Davos mi è apparso chiaro che la sfida per noi comunicatori consiste nel comunicare efficacemente i cambiamenti attraverso una storia dell’organizzazione connessa al macro contesto ed in grado di guardare al futuro con pragmatica fiducia.

Ancor prima dell’econometria i fatti ci proiettano in un mondo i cui cicli economici sono compressi, con un profondo impatto anche sulla comunicazione. La nuova economia richiede un ritmo di comunicazione più veloce e connesso alle audience.

Di questo profondo processo di trasformazione il grande alleato è la tecnologia, non credo ci siano dubbi.

comunicazione tecnologia armandobaronea

E a proposito del ruolo centrale della tecnologia nel cambiamento, una rappresentazione molto efficace la fornisce il rapporto della mia Accenture presentato proprio a Davos: “Accelerating Europe’s path to reinvention”. Sebbene dallo studio emergano chiaro e forte le sfide del nostro tempo, parallelamente si respira, dati alla mano, la fiducia nel futuro e soprattutto grande consapevolezza che per tenere l’Europa a passo con il cambiamento la tecnologia fa la differenza in tutti i sensi.

Il rapporto mette chiaramente in evidenza i margini di miglioramento e come le aziende europee crescano a un ritmo molto più lento rispetto a quelle del Nord America e dell'Asia Pacifico ma restituisce anche l’immagine di un continente che sta progredendo, ma non basta. Nel 2023 e nel 2024, l'Europa registrerà una crescita dell'1,8% rispetto al +3,1% del Nord America e al +3,8% dell'Asia Pacifico. La differenza risiede quasi esclusivamente nello scarto di investimenti in innovazione tra i diversi continenti.

In sintesi, il modo migliore per raccontare la trasformazione mantenendo la massima fiducia nel futuro è spiegare come il fattore tecnologia giochi un ruolo centrale nell’economia di ecosistema contemporanea. Grazie a questa conoscenza, è possibile dipingere un quadro dell'economia più equilibrato e diversificato, e quindi argomentare in modo più convincente il motivo per cui le aziende dovrebbero continuare a seguire il loro percorso trasformativo per competere a livello mondiale e crescere in maniera sostenibile.