Leadership moderna, tra autenticità e purpose chiaro

Leadership moderna, tra autenticità e purpose chiaro

In un contesto sempre più complesso e in continua evoluzione, il ruolo del Leader si è trasformato. Non è più sufficiente avere una posizione di comando: i leader moderni devono incarnare una presenza in grado di bilanciare autenticità e purpose in ogni aspetto della propria leadership.

La vera sfida per i leader è quella di coniugare la propria "presenza" con un allineamento profondo ai valori aziendali, creando una connessione autentica con dipendenti, partner e stakeholder. Il successo, anche economico, delle organizzazioni è sempre più ancorato ad un impegno autentico verso la mission aziendale, promuovendo una leadership inclusiva e focalizzata sugli obiettivi a lungo termine. In altre parole, oggi i Leader devono rappresentare qualcosa di più grande di loro stessi: devono incarnare la visione, la cultura e l’essenza dell’azienda che guidano.

Nuova Leadership, tra autenticità e purpose

Questa evoluzione del ruolo richiede una nuova consapevolezza di ciò che significa avere una "presenza esecutiva". Un Leader deve essere in grado di parlare e comunicare efficacemente in pubblico, mantenendo l'attenzione e la fiducia del suo pubblico, ma non solo. La capacità di ascoltare, capire e adattare i messaggi in base ai feedback degli stakeholder è oggi un aspetto cruciale. Essere autentici nel proprio approccio è un aspetto fondamentale per costruire fiducia attraverso le azioni.

Leadership moderna, tra autenticità e purpose chiaro

In parallelo, il modo in cui un Leader si presenta e cura la propria immagine non è un dettaglio marginale, ma una componente essenziale della leadership contemporanea. L'aspetto fisico curato e la presenza durante gli eventi o le interviste, che fino a qualche anno fa erano considerati importanti, oggi sono reinterpretati alla luce di un contesto lavorativo che ha subito grandi trasformazioni.

L'attenzione è ora rivolta verso la cura dell'immagine digitale, la forma fisica come simbolo di energia e la capacità di adattarsi ai nuovi codici di abbigliamento e comunicazione informale. In un mondo in cui le interazioni digitali hanno preso il sopravvento, un leader deve essere in grado di navigare con sicurezza tra il mondo online e quello offline, costruendo una presenza coerente e significativa su entrambi i mondi.

Una nuova "intelligenza mediatica"

In un certo senso, possiamo affermare che il Leader contemporaneo deve sviluppare una nuova "intelligenza mediatica", in grado di fondere competenze tecniche e comunicative. Ogni apparizione pubblica, ogni intervento, ogni post sui social media deve essere parte di una strategia più ampia che rafforzi la percezione del brand e crei una narrazione forte e convincente.

Per essere davvero efficaci, i Leader devono saper "metterci la faccia" in tutti i contesti, mostrando non solo competenze e carisma, ma anche un impegno visibile e tangibile verso il cambiamento positivo. L'ascolto attivo, l'inclusività, la capacità di guidare con un purpose chiaro e l'abilità di mantenere un equilibrio tra la propria immagine e i valori aziendali sono tutte caratteristiche imprescindibili per il leader del futuro.

Il ruolo del Leader si è trasformato da gestore a ambasciatore di purpose. È una figura che deve creare fiducia, ispirare il cambiamento e garantire una leadership solida anche nella percezione delle persone che guidano l'azienda verso il futuro. Questa trasformazione è più di una tendenza: è il nuovo paradigma della leadership moderna.

 


Joe Biden leadership armandobarone

Il ritiro di Joe Biden, una lezione di leadership

Domenica 21 luglio 2024 è una data che entrerà nei libri di storia. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato il suo ritiro dalla corsa alle presidenziali del 2024.

Questa decisione è stata presa dopo una performance televisiva non all’altezza dell’incredibile curriculum del presidente americano.

Con oltre 50 anni di esperienza politica, Biden ha risollevato la più grande democrazia del mondo dopo i fatti di Capitol Hill del 2021, inanellando una serie di successi economici senza precedenti. Sotto la sua amministrazione, il PIL è salito del 3%, la disoccupazione è scesa ai minimi storici del 4%, i posti di lavoro sono cresciuti di 5 milioni e gli investimenti in infrastrutture hanno raggiunto i 1000 miliardi di dollari.

Un grande leader che ha saputo dimostrare il suo valore anche nel ritirarsi, compiendo un atto di enorme responsabilità, empatia e inclusività, nonostante la posta in gioco e la forte polarizzazione.

Da tecnici della comunicazione vogliamo porre l’attenzione sulla gestione della campagna per la rielezione di Biden che, a nostro parere, non è stata in grado di valorizzare l’“asset” Joe Biden.

Joe Biden lezione leadership armandobarone

La strategia di comunicazione, lungi dal valorizzare gli incredibili risultati sociali ed economici, è sembrata volere inseguire il proprio competitor, l’ex presidente Donald Trump, nei suoi punti di forza, mettendo in moto una macchina strategica che è deflagrata nel dibattito televisivo del 27 giugno.

L'azione del team del presidente Biden sembra quindi essere caduta nell’errore di elaborare una strategia da follower e di essere stata poco attenta ai “basic”. Ecco alcuni punti:

  • Pianificazione puntuale e sostenibile: la pianificazione degli eventi deve essere contestualizzata, dettagliata e sostenibile.
  • Preparazione all'evento con una checklist strategica: la preparazione dell’evento deve essere affiancata da una checklist strategica per garantire che il percorso di avvicinamento sia nella giusta direzione.
  • Costruzione di una narrativa differenziante e strategica: creare una narrativa forte e unica che risuoni con il pubblico e distingua il leader dal follower.
  • Media training: il portavoce deve essere in formazione continua e avere modo di simulare il proprio intervento per testare l’efficacia del contenuto e la presenza scenica.
  • Monitoraggio continuo del feedback: analizzare continuamente il feedback ricevuto dal pubblico, dai media e dagli stakeholder per adattare e migliorare la strategia.

Happy leadership!

[Immagine di copertina di Gage Skidmore su Wikimedia Commons con licenza CC BY-SA 2.0.]

 


One Team armandobarone

One Team: l’arte della sinergia nell'era dell’incertezza

In un mondo aziendale in rapido cambiamento, dove le risorse e le strategie devono continuamente essere adeguate al contesto in divenire emerge con forza il nuovo concetto di "One Team".

Questo approccio basa le sue evidenze sulla collaborazione sinergica di tutti gli asset dell’azienda e del proprio ecosistema. Per quello che riguarda la comunicazione aziendale, One Team estende il suo raggio d'azione dal business fino ai fornitori che all’interno del perimetro strategico vanno considerati parte integrante del team stesso.

One Team, l'importanza della collaborazione

Quindi, "One Team" non è solo un modo di lavorare, le statistiche mostrano come team estesi, solidificati intorno ad una strategia chiara, obiettivi misurabili e ritorni condivisi divengono più coesi con un aumento significativo del benessere dell’individuo e un netto miglioramento della produttività.

One Team armandobarone

One Team e la Leadership

Affinché funzioni, One Team ha bisogno di una leadership pronta ad accogliere non solo una cambio culturale ma anche a condividere risorse, conoscenze e responsabilità.

Immaginate il team come un giardino: ogni membro è un fiore diverso, unico nella sua bellezza e funzione. Alcuni fioriscono in estate, altri in inverno, ma insieme creano un armonioso paesaggio tutto l'anno. Come in un giardino, la diversità e l'interdipendenza nel team sono fondamentali per la resilienza, la produttività il benessere.

Nella gara contro il tempo tipica del mondo contemporaneo, il comunicatore che deve navigare in un mare in continua evoluzione di piattaforme di Gen AI, aspettative dei consumatori e tendenze globali, deve impegnarsi in un apprendimento costante, adottando nuovi strumenti e strategie per rimanere all'avanguardia. Non esiste nessun training migliore rispetto alla capacità di apprendere attingendo dalle forze di una squadra multidisciplinare come One Team.

Un approccio strategico alla collaborazione, che manda definitivamente in cantina l’organizzazione per silos, permette di lavorare meglio, apprendere continuamente, liberare tempo e ottenere risultati misurabili.

One Team e il futuro del lavoro

In conclusione, One Team" non è solo una strategia, ma una cultura aziendale che risponde alle sfide della contemporaneità. In un’epoca di cambiamenti repentini e continue accelerazioni del contesto macro economico, tecnologico e organizzativo l'adozione di questo approccio può essere la chiave per una maggiore efficacia, innovazione e soddisfazione lavorativa.

Il futuro del lavoro è collaborativo e inclusivo in tutti i sensi e il "One Team" è in prima linea in questa evoluzione.

Happy Team!


Henry Kissinger comunicazione armandobarone

Henry Kissinger e la lezione di comunicazione strategica

La scomparsa di Henry Kissinger, un uomo che ha forgiato la politica internazionale del XXI secolo, consente di riflettere rispetto al rapporto dell’ ’arte dello scegliere’ con la comunicazione.

Kissinger ha sempre avuto una predisposizione nei confronti della comunicazione. A ben vedere ciò è evidente già all’inizio della carriera, infatti,  il ventenne Kissinger già nella propria tesi di laurea decise di analizzare il ruolo dell’atomica come strumento di deterrenza fondamentale per la strategia di sicurezza degli Stati Uniti.

L'ascesa di Henry Kissinger

Una scelta che gli attirò da subito l’attenzione del governo americano, ammirato dalla lungimiranza del giovane tedesco nato a Fürth che, infatti,  a soli 39 anni divenne consigliere alla sicurezza nazionale iniziando così una carriera politica che ha avuto pochi pari nella storia degli Stati Uniti e dell’Occidente.

Ancora la comunicazione si evince come uno strumento fondamentale nella strategia di Kissinger nello storico avvicinamento alla Cina, culminato nell’incontro tra Nixon e Mao nel 1972 e che gli valse, l'anno successivo, il Nobel Per la Pace perché: "Ha contribuito a ridurre la tensione internazionale e a promuovere la comprensione reciproca tra i paesi".

La Comunicazione nella Diplomazia

Kissinger capì da subito che la chiave del successo della missione, dai più considerata un suicidio , era la relazione con il primo ministro Zhou Enlai, unica persona ascoltata da Mao Zedong. Qui il genio: Kissinger creò una strategia politica che partiva dal principio fondamentale che in una comunicazione  efficace l’empatia non poteva mancare.

Henry Kissinger comunicazione armandobarone

Sono storia gli accorgimenti e lo studio che portarono alla creazione di una connessione significativa  tra Kissinger e Enlai che non solo permise la distensione tra i due paesi ma che ha lasciato una legacy quanto mai attuale: ovvero ha mostrato al mondo la differenza politica tra Cina e Russia.

Nel corso del tempo la passione per la comunicazione non ha mai lasciato Kissinger e gli esempi sarebbero tanti, anche inaspettati, come quello che vide il diplomatico impegnato nella candidatura degli Stati Uniti per i mondiali di calcio del 1994.

Convincere un paese che orgogliosamente rivendicava la propria differenza con l’Europa anche nello sport dove il principio era che la palla andava usata con le mani e non con i piedi fu un capolavoro di comunicazione che fruttò agli Stati Uniti 5 miliardi di dollari di ricavi e mostrò al mondo che la super potenza americana poteva dire la propria anche in settore dove non aveva primeggiato ma il cui impatto culturale è Globale.

Kissinger e la lezione di Comunicazione

Per concludere,  Kissinger ci ha lasciato un “testamento” culturale di inestimabile valore per ogni comunicatore. Anche il suo ultimo libro Leadership: Six Studies in World Strategy dove il file rouge è stato legare 6 personaggi esaminati dal “professore di Harvard” e la loro capacità di avere una strategia di comunicazione in grado di interpretare il contesto e includere i punti di vista per creare una connessione proficua.

Happy strategy!


alessandro volta comunicazione leadership armandobarone

Alessandro Volta, esempio di comunicazione e leadership

Alessandro Volta è noto soprattutto per aver inventato la pila elettrica, uno dei dispositivi più importanti della storia dell'elettricità. Ma questo grande personaggio non è stato solo un grande scienziato e inventore: è stato anche un abile comunicatore e un leader carismatico.

In questo articolo, voglio condividere come Volta abbia usato la sua abilità di comunicazione e la sua leadership per diffondere idee e convincere gli stakeholder a seguirlo.

Volta era un oratore eloquente e un appassionato sostenitore delle sue idee. In particolare, era molto capace a semplificare a spiegare concetti complessi in modo chiaro e accessibile. Ad esempio, quando presentò per la prima volta la sua pila elettrica all'Accademia delle Scienze di Parigi nel 1801, fu in grado di comunicare con chiarezza i principi di base del dispositivo e le sue potenzialità.

La comunicazione dell'innovazione è una sfida costante per ricercatori, imprenditori, consulenti  ed esperti di tecnologia. Per spiegare in modo efficace una nuova innovazione, è importante comunicarla in modo chiaro e semplice. La semplicità nella comunicazione della tecnologia risulta quindi cruciale per coinvolgere un pubblico più ampio e far sì che le persone possano comprendere e apprezzare l'innovazione, quindi incide sulla diffusione della stessa.

Inoltre, Volta era abile anche nella scrittura. I suoi articoli e le sue lettere erano sempre ben strutturati e argomentati, e dimostravano una grande padronanza della lingua italiana e francese. Questo gli permise di far circolare le sue idee non solo tra i colleghi scienziati, ma anche tra un pubblico più vasto.

Ma la sua comunicazione non si limitava solo alle parole. Volta era anche un grande sperimentatore, e spesso usava esperimenti pubblici per dimostrare i suoi principi. Ad esempio, quando fece una dimostrazione della sua pila al Conservatorio di Parigi nel 1801, progettò uno colpo di scena che catturò l'attenzione del pubblico e dei mezzi di comunicazione di allora. I colpi di scena nella comunicazione dell’innovazione sono importanti strumenti perché aiutano il pubblico comprendere i concetti principali più velocemente. Per esempio, tutti ricordiamo ancora il momento il coup de théâtre di Steve Jobs quando presentò il MacBook Air come il computer più sottile del mondo durante una delle sue famose presentazioni, inserendolo in una busta manila.

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Volta non era solo un abile comunicatore, ma anche un leader carismatico. Era rispettato e ammirato dai suoi colleghi e dagli studenti, che lo consideravano un esempio da seguire.

In particolare, aveva la capacità di ispirare gli altri con la sua passione per la scienza e la sua curiosità intellettuale. Era sempre alla ricerca di nuove sfide e nuove scoperte, e questo atteggiamento positivo contagiava anche gli altri. Quando si comunica un'idea o un progetto innovativo, la passione è un fattore che può fare la differenza, soprattutto se si vuole influenzare l'opinione degli altri e motivarli a sostenere la causa.

Per trasmettere la passione, è importante che il comunicatore dimostri un profondo interesse e coinvolgimento per l'argomento. I leader carismatici sono in grado di ispirare gli altri con la loro visione e la loro passione, e questo può essere un elemento chiave per motivare e coinvolgere il proprio team.

Ecco altre capacità di leadership di Alessandro Volta e analogia con la leadership moderna:

  1. Capacità di adattamento:  era un inventore e uno scienziato che sapeva adattarsi ai cambiamenti e alle sfide che si presentavano. Questa abilità di adattamento è fondamentale anche per la leadership moderna, soprattutto in un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e sociali. I leader moderni dovrebbero essere in grado di adattarsi alle nuove tendenze e innovazioni, e di essere flessibili e pronti a cambiare rotta se necessario.
  2. Capacità creative: come inventore, era noto per la sua creatività e la sua capacità di innovare. Questa stessa abilità è molto importante anche per i leader moderni, soprattutto in settori come la tecnologia e l'imprenditoria. I leader che sanno stimolare la creatività e l'innovazione nel loro team sono in grado di trovare soluzioni innovative ai problemi, e di creare prodotti e servizi che soddisfano le esigenze dei clienti.
  3. Collaborazione e teamwork:  era noto per la sua capacità di collaborare con altri scienziati e inventori, e di condividere le sue scoperte con la comunità scientifica. Questa abilità di collaborazione è molto importante anche per i leader moderni, che devono saper lavorare in team e creare un ambiente di lavoro collaborativo e inclusivo. La capacità di ascoltare le opinioni degli altri e di creare un clima di fiducia e rispetto è fondamentale per il successo di un team.
  4. Etica e integrità: Era noto per la sua etica e la sua integrità, e per la sua capacità di mantenere gli standard etici più elevati nella sua ricerca scientifica. Questa stessa attenzione all'etica e all'integrità è molto importante anche per i leader di oggi, che devono essere esempi di comportamento etico e professionale per il proprio team e per l'azienda nel suo complesso. La trasparenza, l'onestà e la coerenza tra parole e azioni sono tutti elementi fondamentali per costruire la fiducia e la credibilità di un leader.

In conclusione, Alessandro Volta è stato un grande scienziato, un inventore e un leader carismatico che ha saputo comunicare con efficacia le sue idee e ispirare gli altri con la sua passione e la sua curiosità intellettuale. La sua abilità di semplificare concetti complessi, la sua capacità di collaborare e di lavorare in team, e la sua attenzione all'etica e all'integrità sono tutte qualità ancora importanti per i leader moderni.

In un mondo in rapida evoluzione, dove l'innovazione e la creatività sono fondamentali, i leader che sono in grado di adattarsi ai cambiamenti, di stimolare la collaborazione, e di ispirare gli altri con la loro passione e il loro entusiasmo, possono fare la differenza e guidare il loro team verso il successo.

La lezione di Volta ci insegna che la comunicazione efficace e la leadership carismatica sono due elementi fondamentali per ottenere l'adesione degli stakeholder, e che la passione e l'entusiasmo possono essere contagiosi e creare un movimento di persone che condividono gli stessi valori e ideali.

Happy innovating!


empatia leadership armandobarone

L'empatia alla base della nuova Leadership

Le nuove sfide in epoca never normal mettono nelle nostre agende la priorità di un equilibrio tra empatia e obiettivi. L’attenzione alle persone e l’utilizzo di linguaggi, toni e azioni appropriate, rendono il ruolo della comunicazione e dell’informazione più importante che mai.

Capire e collegarsi alle persone diventa l’oro delle organizzazioni, e uno scarso utilizzo di questa variabile può portare a una mancanza di fiducia interna ed esterna.

Il termine “empatia” deriva dal greco “en-pathos”, che significa letteralmente “sentire dentro”: consente di percepire le emozioni e gli stati d’animo degli altri come se fossero propri e quindi di mettersi nei panni delle altre persone.

Ma cosa significa esattamente in ambito aziendale? Significa dotarsi di una buona dose di intelligenza emotiva e dare priorità alle persone e al loro benessere. Agire in modo autentico e ruotare intorno al reale valore dell’azienda: i suoi dipendenti, i suoi clienti, i suoi partner. Questo può sembrare banale, ma ciò che all’apparenza è semplice non è scontato da eseguire.

Del resto, le tecnologie digitali hanno accelerato il bisogno di empatia. TikTok si è fatto un nome come spazio per contenuti non filtrati e autentici, dove le persone si possono esprimersi in un modo diverso. Sempre più applicazioni decentralizzate (grandi e piccole) consentiranno alle persone di interagire e scambiare informazioni direttamente tra loro, eliminando la necessità di un intermediario.

Già prima della pandemia l’esperienza contava più di ogni altra cosa nei mercati. Non è un caso che in questo ultimo quinquennio si è parlato assiduamente di economia dell’esperienza. Velocità, esecuzione, ingegnosità oggi non possono fare a meno di un approccio empatico in ogni interazione.

Il modello “empathic oriented”  è diventato centrale per affrontare il prossimo decennio di transizione digitale. È un allontanamento radicale dal passato e rappresenta la via per il futuro. Le aziende del nostro Paese attraverso questo modello consentono un'ondata dal basso di idee ed entusiasmo per affrontare con fiducia, sicurezza e collaborazione le sfide dell’innovazione in continua evoluzione.

Quando ci impegnano veramente a mettere la dimensione umana al centro, creiamo apertura nelle discussioni e aiutiamo a spingere gli stakehoder verso l’ottimismo, da sempre motore della crescita e antidoto all’incertezza.

empatia leadership armandobarone

L’empatia ha un ruolo importante anche nella leadership per guadagnarsi il permesso e l'energia di guidare e ispirare team di lavoro. Quindi cosa significa questo per un team leader? Significa guidare il tuo team in un modo che faccia sentire tutti i membri fiduciosi nel proprio contenuto e compresi. Si manifesta con un ascolto attivo che permette di uscire dagli schemi mentali e accogliere apertamente anche punti di vista molto diversi dal nostro.

Un approccio così in azienda non è determinante solo per le relazioni interne, ma anche per il business. Secondo diversi studi, la maggior parte dei consumatori dichiara di evitare l’acquisto di prodotti o servizi da un’azienda percepita come scarsamente empatica.

D'altronde, questo è alla base del moderno consumo, infatti per conquistare l’attenzione di un acquirente occorre, entrare in sintonia con le necessità e le sue emozioni per offrire un’esperienza emotiva positiva.

Ecco 4 consigli per utilizzare un approccio “empathic oriented”  al centro dei processi aziendali:

  1. Riconoscere che sono le persone a fare la differenza nella qualità dei processi e metterle nelle condizioni di lavorare con un livello di benessere massimo;
  2. Incentivare la comunicazione interna, stimolare momenti di confronto in tutti i dipartimenti. Sviluppare piani interni che facciano leva su una strategia della comprensione;
  3. Attivare sportelli e punti di accoglienza solidali direttamente in azienda affinché qualsiasi dipendente possa ricorrere e chiedere aiuto in qualsiasi situazione difficile;
  4. Dare spazio alla creatività e alle idee come motore per far sentire ogni persona partecipe al risultato globale dell’azienda;
  5. Formare nuove competenze e arricchimenti di conoscenza per elevare il sapere personale in funzione del proprio benessere economico e di crescita professionale.

A proposito di empatia segnalo una campagna pubblicitaria di Barbie, i messaggi chiave sono: E se ogni individuo fosse più empatico? Ogni amico, più generoso? Ogni collega, più paziente? Ogni comunità, più inclusiva? E ogni leader, più comprensivo?". La campagna suggeriva che il mondo sarebbe un posto migliore se più bambini giocassero con le bambole, sviluppando abilità sociali ed empatia che svilupperebbero il loro “io” adulto. La campagna si basa su una ricerca commissionata dal brand, in cui il neuroimaging è stato utilizzato per esplorare gli effetti del gioco con le bambole. I risultati sono stati pubblicati nell'ottobre 2020 e hanno concluso che giocare con le bambole attiva regioni del cervello che consentono ai bambini di sviluppare capacità di elaborazione sociale e ragionamento empatico, anche se un bambino gioca da solo.