AI Act e formazione: le norme UE per colmare lo skillgap

AI Act e formazione: le norme UE per colmare lo skillgap

L’AI Act dell'Unione Europea rappresenta il primo quadro normativo completo sull'Intelligenza Artificiale (IA) a livello mondiale. Tra le disposizioni, l'articolo 4 sottolinea l'importanza dell'alfabetizzazione in materia di IA, imponendo misure per garantire che coloro che sviluppano e utilizzano sistemi di IA possiedano le competenze necessarie. Questo mira a garantire a tutti un accesso equo all’innovazione, oltre che assicurare che le tecnologie siano utilizzate in modo etico e trasparente.

L’Intelligenza Artificiale sta trasformando rapidamente il panorama economico e sociale globale, richiedendo un adattamento continuo da parte delle organizzazioni, governi, forza lavoro e consumatori. In questo scenario, la formazione e il reskilling diventano elementi chiave per garantire una crescita economica sostenibile e inclusiva.

Il tema infatti ha una fortissima accezione per il futuro del Paese e degli individui. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Italia, ricorda che tra il 1999 e il 2019, il PIL italiano è cresciuto con un andamento molto meno sostenuto rispetto ad altre nazioni e indica come una delle cause principali sia l'incapacità di creare opportunità legate alla rivoluzione digitale a causa delle competenze inadeguate.

AI Act e formazione: le norme UE per colmare lo skillgap
AI Act e formazione: le norme UE per colmare lo skillgap

Approccio integrato per affrontare le sfide

Per affrontare le sfide poste da una tecnologia che evolve con cicli oramai inferiori ad un anno, è essenziale un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori dell'ecosistema:

  • Aziende: devono promuovere programmi di formazione continua per i dipendenti, assicurando che le competenze siano allineate alle esigenze tecnologiche emergenti.
  • Istituzioni: hanno il compito di adeguare i cicli scolastici alla contemporaneità e creare politiche che incentivino la formazione e il reskilling, oltre a garantire un quadro normativo che promuova l'uso etico dell'IA.
  • Consumatori: devono essere educati sull'uso dell'IA e sulle implicazioni etiche, garantendo una consapevolezza diffusa che permetta un utilizzo informato delle tecnologie e lo svilupparsi di un clima di fiducia.
  • Forza Lavoro: è fondamentale che i lavoratori siano proattivi nell'acquisizione di nuove competenze, partecipando a programmi di reskilling e upskilling per rimanere competitivi nel mercato del lavoro e avere l’opportunità di sviluppare la propria professionalità.

La collaborazione per sfruttare la IA

Quindi, un approccio collaborativo sistemico è essenziale per sfruttare appieno le potenzialità dell'IA e costruire un futuro prospero e sostenibile.

Sono veramente orgoglioso che la nostra Accenture abbia deciso nuovamente di farsi parte attiva di questo cambiamento proponendo una piattaforma di apprendimento assolutamente innovativa, in grado di creare percorsi iper-personalizzati sulle tecnologie per i lavoratori di ogni categoria merceologica e rendere il sapere aziendale disponibile anche alle generazioni future.

Il Learn Vantage di Accenture

Learn Vantage, lanciata negli Stati Uniti, è stata resa disponibile in Italia, primo paese europeo a poterla utilizzare.

Happy IA!

 


STEM: la chiave per un Paese

STEM: la chiave per un Paese "Future Ready”

Era il 1988 quando Piero Angela esortava: “ Abbiamo bisogno di uomini che sappiano cucire la cultura umanistica con quella scientifica” e dopo quasi 40 anni la nuova “riforma” della scuola non sembra avere assimilato questo appello. Tutto questo quando l'intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole del lavoro, della società e la tecnologia sempre più plasma ogni settore, nel viaggio alla modernizzazione tecnologica dove algoritmi e agenti digitale riscrivono regole e confini.

È forse la conoscenza del latino o del greco a renderci protagonisti della contemporaneità, o la capacità di progettare applicativi di AI? Questa provocazione non è retorica, i recenti avvenimenti ci mettono difronte al fatto che questo è il cuore del dibattito in un dualismo datato tra la necessità di preservare un'istruzione umanistica di stampo novecentesca e l'urgenza di puntare sulle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica).

I numeri parlano chiaro: nei paesi più progrediti, l’investimento nelle STEM è un propulsore di produttività. Un +10% nelle competenze tecnologiche corrisponde a un +15% di produttività, secondo l’OCSE. Ancora più eloquente è uno studio della Oxford University: competenze in intelligenza artificiale, apprendimento automatico e scienza dei dati aumentano i salari potenziali del 40%. Questa crescita non è solo numerica, ma metaforica: rappresenta il balzo verso un futuro in cui l’innovazione non sarà più una scelta, ma una necessità.

Se vogliamo vedere l’importanza di questo percorso, basta volgere lo sguardo al Medio Oriente, un’area spesso associata al passato, ma oggi proiettata con forza verso il domani. In paesi come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, il 77% dei lavoratori ritiene fondamentale aggiornare le proprie competenze STEM per affrontare le sfide dell’era digitale. Non si tratta solo di parole: interi sistemi educativi stanno mutando per supportare la formazione in settori cruciali come la robotica, l’energia sostenibile e l’intelligenza artificiale.

Ad esempio, iniziative come il programma “STEM for All” negli Emirati hanno portato a un incremento del 60% degli iscritti a corsi universitari scientifici in soli cinque anni. Questa regione sta dimostrando che non importa da dove parti, ma dove decidi di andare. Con una visione chiara, l’impegno nel presente può trasformare il futuro.

STEM: la chiave per un Paese "Future Ready”
STEM: la chiave per un Paese "Future Ready”

Il Lavoro come rinascita: case study innovativi 

L’insegnamento delle STEM non conosce confini né barriere, come dimostrano due esempi emblematici. L’Università di Helsinki, ha messo a disposizione dei carcerati un corso per imparare le basi dell’intelligenza artificiale per prepararsi al mercato del lavoro una volta scontatta la loro pena: un’analogia concreta tra la libertà mentale e la libertà fisica.

Nel frattempo, dall’altra parte del mondo, l’UCLA ha deciso di utilizzare l’intelligenza artificiale non solo per sviluppare la tecnologia, ma anche per rafforzare le materie umanistiche. Il corso di letteratura comparata della professoressa Zrinka Stahuljak sfrutta la piattaforma AI Kudu per personalizzare materiali didattici e stimolare l’analisi critica degli studenti. È un esempio di ciò che le STEM possono fare: non cancellare, ma trasformare. Non chiudere, ma aprire.

In questo scenario, i giovani e le imprese non sono più solo consumatori di conoscenza: sono creatori e innovatori. Guidati da capacità, curiosità e necessità, reinventano il mondo attraverso approcci scientifici. Le aziende che sostengono questo spirito imprenditoriale ottengono più di profitti.

Prepararsi al futuro: una scelta necessaria

L’Italia deve guardare avanti. L’idea che l’umanesimo e le scienze debbano convergere è corretta, ma non può distogliere l’attenzione da ciò che conta davvero: preparare i giovani alle competenze STEM, perché il futuro non aspetta.

Il nostro Paese rischia di diventare una sineddoche dell’Europa, una parte che non rappresenta più il tutto, un frammento nostalgico di un passato glorioso, mentre altri costruiscono il domani. Per evitare questa trappola, dobbiamo agire ora.

Il  dibattito si è acceso proprio recentemente, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha annunciato una riforma volta a rilanciare lo studio della Storia, con una commissione di esperti incaricata di aggiornare le Indicazioni Nazionali. È un tentativo lodevole, ma solleva almeno 3 interrogativi: stiamo forse cercando di invertire il corso di una trasformazione inevitabile? Forse è il passato che ci guida, o l’innovazione che ci chiama? È forse il latino che ci prepara, o la tecnologia che ci insegna?".

Il Ruolo della Comunità Scientifica

La comunità scientifica, però, non può limitarsi a vivere nella sua torre d’avorio, lontana dai dibattiti umanistici e dalla società. È necessario che gli esperti STEM si impegnino in una divulgazione semplice e accessibile, capace di abbattere il muro di incomprensione che spesso separa scienza e pubblico.

Ma non basta. I professionisti delle scienze devono partecipare attivamente alla vita culturale del Paese, contribuendo a creare un tessuto connettivo in cui sapere scientifico e pensiero umanistico non siano più mondi separati, ma un tutt’uno. Solo quando società, umanesimo e scienza dialogheranno in armonia potremo veramente ambire a un’Italia migliore, capace di progredire senza perdere la sua identità.

Se oggi non investiamo nelle STEM, domani resteremo solo a osservare gli altri costruire ciò che avremmo potuto creare. Le STEM non sono un’alternativa, sono la base. Sono la grammatica del futuro, l’alfabeto di un mondo in cui l’innovazione è il nuovo linguaggio universale. Chiudo attingendo ancora da Angela che citando Toraldo di Francia chiude l’intervista con cui ho aperto questo articolo dicendo: “Non bisogna soltanto fare una  la tecnologia a misura dell’uomo ma anche l’uomo, e direi degli intellettuali, a misura della tecnologia”


Il ruolo dei brand nell'era dell'inclusione concreta

Il ruolo dei brand nell'era dell'inclusione concreta

Gli annunci di Meta rispetto allo stop al fact-checking dei post – uno strumento che non aveva nemmeno scalfito l’enorme problema delle fake news - e la decisione di eliminare le proprie politiche di inclusione delle diversità hanno messo  molti  in allarme rispetto all’avvio di una fase di ritorno al passato a cui non crediamo perché è di interesse comune creare un contesto sociale e di business migliore, soprattutto in Europa, da troppi anni fanalino di coda della crescita mondiale.

Lo scenario che si delinea a nostro parere offre ai brand l’opportunità di posizionarsi il quello che possiamo definire l"inclusione concreta": innovazioni misurabili, guidate dalla tecnologia che promuovono equità e correttezza. Le applicazioni di intelligenza artificiale per esempio consentono ai marchi di riformattare i contenuti all'infinito, facilitando traduzioni semplici (inclusa la lingua dei segni), considerando le norme culturali e creando output visivi inclusivi. Ora, ogni marchio può soddisfare il contesto individuale di un consumatore – abilità, etnia e identità – una opportunità di conciliare inclusione e business fino a poco tempo fa inimmaginabile per la maggiore parte delle organizzazioni.

L'intelligenza artificiale per nuove opportunità inclusive

Con l'AI che aumenta le opportunità legate dell'inclusività, le aziende devono adottare soluzioni generative per soddisfare le aspettative del mercato e cogliere le opportunità. È fondamentale impiegare strumenti di comunicazione per l'adattamento culturale e la traduzione in tempo reale che considerino il singolo individuo. Internamente, l'utilizzo di tecnologie di scansione dei bias può ottimizzare i contenuti, assicurando equità tra etnia, genere e altre identità sociali. Gli esempi sono tanti: l'ecolocalizzazione che sta rendendo gli spazi online accessibili alle persone con problemi di vista mentre una nuova generazione di occhiali AR consente a chi ha problemi di udito di vedere le conversazioni.

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Il ruolo dei brand nell'era dell'inclusione concreta

L'esempio di JBL

JBL, in collaborazione con l'organizzazione non-profit AbleGamers e l'azienda di elettronica Harman, ha creato JBL Quantum Guide Play, uno strumento pensato per rendere i giochi sparatutto in prima persona più accessibili alle persone ipovedenti. Sviluppato insieme alla comunità ipovedente, questo software utilizza intelligenza artificiale, audio spaziale e tecnologia di tracciamento della testa per trasformare oggetti e ambienti di gioco in segnali audio, simulando un'ecolocalizzazione che aiuta i giocatori con disabilità visive a orientarsi attraverso il suono.

Il software è disponibile gratuitamente sul sito ufficiale di JBL, è compatibile con il sistema operativo Windows e supporta il gioco Counter Strike 2. JBL invita la comunità di giocatori a fornire feedback costruttivi sul prodotto e mette a disposizione degli sviluppatori di videogiochi il codice open source.

Brand e le nuove tecnologie per l'inclusione

In conclusione, mentre alcune aziende ritirano iniziative di inclusività e fact-checking, i brand hanno l'opportunità di utilizzare la tecnologia per promuovere un'inclusione concreta e vantaggiosa. Adottando soluzioni basate sull'intelligenza artificiale, possono creare un ambiente più equo e produttivo, generando valore sostenibile.

Happy inclusion!

 


La Comunicazione del futuro, tra IA e autenticità umana

La Comunicazione del futuro, tra IA e autenticità umana

Nel panorama sempre più complesso della comunicazione, l’Intelligenza Artificiale (IA) non è più solo uno strumento, ma un alleato capace di trasformare decisioni complesse in opportunità concrete.

Tuttavia, in un contesto in cui la velocità del cambiamento è spesso paralizzante, emerge un bisogno fondamentale: mantenere al centro l’autenticità e l’empatia umana.

Le aziende più visionarie stanno già adottando soluzioni innovative per prevedere scenari futuri e guidare con precisione le proprie strategie comunicative.

L’obiettivo? Democratizzare il futuro e rafforzare il dialogo con stakeholder e audience, con un approccio chiaro e genuino.

Secondo le ricerche più recenti:

  • Il 49% dei consumatori globali desidera un clone IA entro il 2035 per gestire attività ricorrenti.
  • Il 70% ritiene che, entro lo stesso anno, le relazioni con l’ IA potranno essere gratificanti quanto quelle umane.

Cosa significa questo per la comunicazione aziendale?

Bilanciare Innovazione e Autenticità

Le organizzazioni devono imparare a bilanciare innovazione e autenticità, utilizzando l’ IA come mezzo per anticipare esigenze e comportamenti, ma senza perdere di vista l’identità umana del messaggio.

Butterflies, un social network lanciato nel 2024, utilizza l’ IA per creare avatar che rappresentano le personalità degli utenti in maniera autentica e fluida. Questo permette alle persone di vivere narrazioni digitali più umane e coinvolgenti.

Immaginiamoci una CEO reputation strategy dove l’ IA aiuta a personalizzare i messaggi per diversi stakeholder, mantenendo però coerenza e autenticità nella voce del leader.

Altro esempio che vorrei segnalare è Future You una piattaforma che utilizza gemelli digitali per aiutare individui e organizzazioni a visualizzare le conseguenze delle decisioni nel tempo. Un potenziale rivoluzionario per chi deve definire strategie comunicative e prevedere l’impatto delle proprie azioni.

La Comunicazione del futuro, tra IA e autenticità umana"
La Comunicazione del futuro, tra IA e autenticità umana"

La IA per il benessere sociale

Un leader aziendale può usare questi strumenti per simulare scenari di crisi o opportunità, perfezionando i propri messaggi e affrontando proattivamente le criticità.

Anche il caso di Lenovo è interessante, ha introdotto un progetto IA per supportare la salute mentale dei giovani, dimostrando come la tecnologia possa avere valore sociale.

Creare contenuti responsabili e consapevoli che affrontano temi delicati come il benessere e la pressione sociale, promuovendo un linguaggio empatico e autentico.

Per le organizzazioni che vogliono guidare il cambiamento attraverso la comunicazione, è essenziale adottare approcci che integrano l’IA con l’empatia umana.

L’utilizzo di modelli IA può aiutare a prevedere trend emergenti e personalizzare i contenuti per i diversi target. Ad esempio, analizzando dati e feedback, è possibile creare narrazioni che risuonano realmente con i valori e le aspettative degli stakeholder.

Comunicare con Trasparenza

L’IA non deve mai sostituire la persona, ma amplificarla. Le aziende devono saper comunicare in modo autentico, affrontando imperfezioni e complessità.

In un mondo saturo di informazioni, chi sa comunicare con trasparenza e autenticità costruisce relazioni di fiducia a lungo termine. Le tecnologie possono diventare strumenti di supporto decisionale sia interno (team aziendali) che esterno (clienti e partner).

La comunicazione del futuro, si gioca sul delicato equilibrio tra previsione e autenticità. L’AI può anticipare, analizzare e semplificare scenari complessi, ma spetta ai leader aziendali mantenere viva la dimensione umana, emotiva e autentica del dialogo.

In questo contesto, la comunicazione esterna e la reputazione sono pilastri strategici: saper navigare il futuro con strumenti innovativi, senza perdere il contatto con ciò che rende la comunicazione vera e potente.

 


La sfida digitale: un percorso che riguarda tutti

La sfida digitale: un percorso che riguarda tutti

Nel 1969, quando l'Europa venne collegata per la prima volta alla rete ARPANET, il mondo non aveva ancora compreso appieno la portata della rivoluzione digitale che sarebbe seguita. Oggi, il continente si trova a rincorrere gli Stati Uniti e la Cina nel campo dell'innovazione tecnologica. Eppure, guardando agli ultimi anni, possiamo dire di essere già avanti rispetto al recente passato.

La pandemia, infatti, ha dato un'accelerazione cruciale, insegnando a tutti che il digitale è “pop”: ha consentito agli anziani di comunicare con i propri cari, di tenere viva un’attività commerciale nonostante la serranda abbassata, di gestire un’organizzazione a distanza.

Il divario tecnologico da completare

Nonostante il passo avanti, il divario dell’Italia, e dell’Europa, con le altre potenze è ancora evidente. La trasformazione digitale offre possibilità straordinarie ma per scalare ha bisogno di una strategia che parta dal basso.  Uno dei nodi principali risiede nella creazione di un ecosistema che non solo incentivi l'innovazione, ma la renda utilizzabile ai cittadini che non rifuggano dal digitale, come dimostra il successo della SPID o del Fascicolo Sanitario Digitale.

È fondamentale che tutti gli operatori del settore supportino una narrativa che renda l’innovazione un fatto vantaggioso e per tutti. Anche la regolamentazione deve essere parte di questa partita. Le regole sono necessarie, come abbiamo imparato osservando l’eccessivo liberismo che ha accompagnato lo sviluppo delle Big Tech e dei social media. Ma queste devono essere poche e chiare per le organizzazioni e per i clienti.

La sfida digitale: un percorso che riguarda tutti

Serve una comunicazione positiva

Affinché ciò accada, serve una comunicazione positiva, chiara, semplice e coinvolgente. Le storie di innovazione devono diventare comprensibili, proprio come una canzone di Sanremo.

Non si tratta solo di sviluppare nuove tecnologie, ma di farle conoscere e di educare le persone a usarle. Prendiamo, ad esempio, l’intelligenza artificiale: è necessario formare milioni di lavoratori all'uso di queste tecnologie. Noi pensiamo che questa cifra non sia inferiore ai 9 milioni di persone: sarebbe utile che le persone fossero messe in condizione di capire il vantaggio di questa trasformazione, in termini di qualità complessiva del lavoro.

La sfida è anche culturale

La sfida è culturale, e come ogni grande rivoluzione, deve essere compresa e abbracciata da tutti i livelli della società. I governi europei hanno molto da fare per colmare questo gap, ma è cruciale che i cittadini e le imprese siano messi nelle condizioni di partecipare attivamente a questa trasformazione.

Il futuro digitale è un'opportunità senza precedenti per l'Europa. Sta a noi coglierla, rendendo l'innovazione un percorso di cui tutti possano essere parte.

Happy digital!

 

 


accenture banking conference sky primo piano 2024 armandobarone

Accenture reinventa la Banking Conference con la TV

Nell’epoca post-digitale è fondamentale accompagnare i grandi temi legati del cambiamento con una comunicazione divulgativa e inclusiva: le tecnologie trasformative, il purpose e la sostenibilità.

A questo proposito credo che l’evoluzione dell’Accenture Banking Conference sia un esempio perfetto di come un evento tradizionale possa trasformarsi, salvaguardando il proprio DNA e attirando nuove audience.

A me piace parlare di rotazione verso il nuovo come concetto essenziale per rimanere rilevanti nel tempo.

La rivoluzione della conferenza tradizionale

La Accenture Banking Conference, giunta alla sua decima edizione, ha rivoluzionato il concetto di conferenza tradizionale, trasformandosi in un evento televisivo attraverso la fattiva collaborazione di Sky.

Questa evoluzione, in cui si è scelto di discutere del modello di banca aumentata dall’intelligenza artificiale, che abbiamo chiamato Prompt Bank, ha ampliato la portata dell’evento, permettendo di raggiungere un'audience più vasta e diversificata che riteniamo sia fondamentale includere nella conversazione circa le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Integrando elementi televisivi, la conferenza non solo ha mantenuto il proprio patrimonio d'immagine, ma ha saputo innovare, offrendo contenuti dinamici e coinvolgenti.

Un nuovo format ibrido

Questo format ibrido ha dimostrato come la comunicazione aziendale possa adattarsi e prosperare nel panorama mediatico moderno, rendendo le informazioni accessibili e rilevanti per un pubblico più ampio.

accenture banking conference sky primo piano 2024 armandobarone

Quando un convegno e la televisione convergono, le loro caratteristiche si fondono per creare un'esperienza potente e coinvolgente. La televisione porta una produzione di alta qualità, accessibilità a un vasto pubblico e interattività in tempo reale, mentre l'evento mantiene l'autenticità, l'energia dal vivo e il networking. Questa sinergia amplifica la portata e l'impatto del messaggio, rendendolo più rilevante e accessibile.

Un esempio significativo in Italia è il Festival di Sanremo, che unisce musica dal vivo e produzione televisiva, creando un evento culturale di grande rilevanza.

Inoltre, questo format è un contesto perfetto per sedimentare sound bites, concetti complessi trasformati in brevi frasi che risuonano nel pubblico e diventano titoli sui media.

Mauro Macchi durante la Banking Conference ha creato un sound bite memorabile ed efficace dichiarando che "l'AI rappresenta la proteina per potenziare i muscoli delle aziende", sintetizzando efficacemente un concetto complesso in una frase potente.

Le caratteristiche di una conferenza televisiva

Quali sono in sintesi le caratteristiche di una Conferenza-Televisiva?

Formato Ibrido: combina elementi di conferenze tradizionali e programmi televisivi, con sessioni live e registrate.

Accessibilità: raggiunge un pubblico più ampio tramite trasmissione televisiva e streaming online.

Interattività: offre opportunità per il pubblico di interagire tramite domande in diretta, sondaggi e social media.

Produzione di Qualità: utilizza tecniche avanzate di produzione televisiva, con regia, montaggio e grafiche professionali.

Contenuti Dinamici: include interviste, panel, presentazioni, e segmenti video per mantenere alto l'interesse.

Rilevanza: affronta temi attuali e pertinenti, spesso con esperti di settore e figure di spicco.

Scalabilità: può essere facilmente adattata per diverse dimensioni di pubblico e tematiche.

Engagement continuativo: mantiene l'interesse del pubblico anche dopo l'evento tramite repliche, contenuti on-demand e sinergia con i social media.

 

Happy Conference!

 


giornalismo fiducia IA armandobarone copertina

Innovazione e IA: equilibrio e fiducia nel giornalismo moderno

L'intelligenza artificiale può sgravare i giornalisti (e altri professionisti) dai compiti meno significativi, permettendo loro di dedicarsi ad attività di maggiore valore, come inchieste, approfondimenti e altre attività importanti. Nonostante queste potenzialità, l'adozione dell'IA nelle redazioni solleva questioni di fiducia e qualità nella produzione delle notizie.

L'Istituto Reuters per lo Studio del Giornalismo ha recentemente pubblicato un report che svela una crescente sfiducia nei confronti delle redazioni che utilizzano l'intelligenza artificiale (IA) per la produzione di notizie. Questo studio, condotto in 47 paesi, evidenzia come il 52% degli intervistati negli Stati Uniti e il 63% nel Regno Unito si sentano a disagio con i contenuti prevalentemente creati dall'AI, temendo per la loro affidabilità e veridicità.

Questa percezione negativa riflette una preoccupazione diffusa che l'automazione possa compromettere la qualità del giornalismo tradizionale.

Alcuni esempi di redazioni che utilizzano l'IA includono testate nazionali e internazionali, riportando soluzioni e risultati soddisfacenti.

La sfida della fiducia nella IA

Per affrontare questa sfida, le organizzazioni giornalistiche devono investire nella trasparenza e nell'integrazione etica delle tecnologie AI. È cruciale che i lettori siano informati su quando e come viene utilizzata l'IA, mantenendo al contempo i principi fondamentali del giornalismo.

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Impegno sulla qualità del giornalismo

Nonostante le opportunità offerte dall'IA, il mantenimento della fiducia del pubblico richiede un equilibrio delicato tra innovazione tecnologica e un impegno costante verso la qualità e l'integrità giornalistica. La chiave per il successo risiede nella capacità delle redazioni di combinare l'efficienza dell'IA con la sensibilità e il rigore dell'intervento umano, assicurando così contenuti affidabili e di alta qualità che possano soddisfare le aspettative del pubblico moderno.

Strategie da adottare

Per acquisire fiducia nonostante l'uso dell'IA, le redazioni devono adottare diverse strategie:

  • Trasparenza: Informare chiaramente i lettori su quando e come viene utilizzata l'AI. Ogni articolo prodotto o assistito dall'AI dovrebbe essere etichettato chiaramente.
  • Qualità e controllo umano: Garantire che i contenuti generati dall'AI siano sempre revisionati da giornalisti esperti, mantenendo standard elevati di accuratezza e qualità.
  • Etica e Responsabilità: Sviluppare e seguire linee guida etiche rigorose per l'uso dell'AI, evitando bias e disinformazione.
  • Coinvolgimento del Pubblico: Educare il pubblico sui benefici e i limiti dell'AI nel giornalismo, rispondendo alle loro preoccupazioni e feedback.
  • Innovazione responsabile: Usare l'AI per migliorare il giornalismo, ad esempio, nell'analisi dei dati e nella personalizzazione dei contenuti, senza compromettere l'integrità delle notizie.

Implementando queste pratiche, le redazioni possono guadagnare e mantenere la fiducia del pubblico, dimostrando che l'IA può essere uno strumento utile senza compromettere i valori fondamentali del giornalismo.

 

 


team centauro comunicazione armandobarone

Team Centauro di Comunicazione e la collaborazione con l’IA

Nel panorama del "nuovo normale", le sfide e le opportunità nel settore della comunicazione stanno subendo un' accelerazione senza precedenti dovuta alla disponibilità di tecnologie sempre più potenti ed in grado di processare le informazioni nello stesso modo in cui fa il cervello umano, come accade per l’intelligenza artificiale generativa.

I team di comunicazione possono trovare valore nella collaborazione con questa tecnologia emergente, trasformandola da potenziale avversaria a collaboratrice.

Le sfide della IA

Si tratta di una sfida, quindi è necessaria una strategia per implementarla, monitorarne lo sviluppo e misurarne i risultati.

I team di comunicazione possono adottare un approccio centauro, amalgamando le capacità umane con le potenzialità dell'IA per massimizzare l'efficacia e l'impatto delle loro attività. E, al contempo, elevare il work life balance.

Nel contesto della comunicazione, l'intelligenza artificiale (IA) non si limita a emulare le dinamiche critiche del nostro cervello, ma opportunamente utilizzata, può migliorare il processo e l’output.

La IA per migliorare la Comunicazione

L'IA introduce qualità e potenzialità uniche che possono arricchire e migliorare la comunicazione. In particolare, due aspetti chiave - connettività e possibilità di aggiornamento - assumono un ruolo centrale in questa trasformazione. Immagina un team di comunicazione in cui persone e IA lavorano insieme come un'unica entità, sfruttando le rispettive forze per raggiungere obiettivi comuni.

L’Intelligenza Artificiale Generativa può essere integrata in una rete flessibile e collaborativa, garantendo un flusso continuo di informazioni e conoscenze aggiornate, aiutando quindi non solo alla creazione di asset migliori ma ad una collaborazione maggiormente olistica.

team centauro comunicazione armandobarone

Il Team Centauro

Ecco alcuni esempi concreti di come il Team Centauro potrebbero trasformare il settore della comunicazione:

  • Analisi dei dati avanzata e personalizzazione: team possono accedere a un flusso continuo di dati e informazioni, consentendo analisi approfondite e personalizzazioni su larga scala. Questo significa creare messaggi mirati e coinvolgenti per ogni segmento di pubblico, migliorando l'esperienza complessiva del cliente.
  • Generazione automatizzata di contenuti: L'IA può essere impiegata per generare contenuti scritti, visivi e audio di alta qualità in modo automatizzato, liberando il tempo delle persone per attività più strategiche e creative. Questo non solo aumenta l'efficienza, ma apre anche nuove opportunità creative e dicura delle relazioni.
  • Monitoraggio e adattamento in tempo reale:  l'IA può monitorare continuamente le prestazioni delle campagne di comunicazione e  suggerire aggiustamenti in tempo reale. Ciò significa adattare rapidamente le strategie in base ai feedback del pubblico e alle tendenze di mercato, mantenendo sempre un vantaggio competitivo e la decisione in capo alle persone.

In conclusione, il futuro delle squadre di comunicazione risiede nella collaborazione uomo-tecnologia, incarnata dal concetto di Team Centauro. Integrare l'IA non solo migliora le prestazioni e l'efficacia delle strategie di comunicazione, ma trasforma anche il modo in cui lavoriamo insieme, lasciando alle persone compiti a più alto valore e creando un ambiente più collaborativo, dinamico e orientato al risultato.

Happy IA!

 


IA divulgazione purpose brand armandobarone

Intelligenza Artificiale, tra divulgazione e purpose brand

Dopo decenni di progressi, alcune tecnologie come l'intelligenza artificiale e la robotica sono uscite dai laboratori per essere integrate nella vita quotidiana dei consumatori. Una forte adozione da parte delle persone e delle organizzazioni, combinata con una crescente carenza di competenze e un urgente bisogno di soluzioni innovative, sta preparando il terreno per una nuova fase dello sviluppo economico e sociale del mondo.

Si prevede che il mercato dell'intelligenza artificiale generativa crescerà con un tasso annuo composto del 42% nei prossimi 10 anni, arrivando a permeare la vita di miliardi di persone.

Diciamolo pure senza mezzi fronzoli: il mondo che incorpora l’AI non sarà più lo stesso.

Il cambiamento passa anche dalla divulgazione

Un cambiamento di tale portata per essere inclusivo deve basarsi su una divulgazione generalista, multicanale e di massa. L’esempio che mi viene in mente è il ruolo avuto dalla RAI nel dopo guerra per assecondare la trasformazione industriale del paese attraverso la diffusione capillare della lingua italiana.

Nel mondo odierno questa è una grande opportunità e responsabilità dei purpose brand, a partire dalle big tech e dagli attori del mercato dell’innovazione.

I marchi che si dedicano all'innovazione, e non solo, dovrebbero porsi una domanda fondamentale:

Come possono contribuire a espandere la conoscenza individuale e collettiva, promuovere la crescita del sapere condiviso e stimolare la creazione di narrazioni significative che, tra l'altro, contrastino efficacemente la disinformazione?

IA divulgazione purpose brand armandobarone

L'impatto del Brand sulla società

La risposta risiede in un impegno autentico e profondo verso la divulgazione di qualità, che diventa espressione del valore e dell'impatto che un brand moderno e consapevole desidera avere nella società. Questo approccio non solo rafforza la posizione del brand come leader pensante e innovativo ma lo trasforma anche in un faro di conoscenza e verità, in un contesto sociale sempre più sovraccarico di informazioni ma carente di verità autentiche.

Attraverso la creazione e la promozione di contenuti che sono non solo informativi ma anche ispiratori, i brand possono giocare un ruolo cruciale nel coltivare un terreno fertile per il dibattito pubblico sano, la crescita intellettuale collettiva e l'empowerment individuale contro le maree della disinformazione.

In merito a questo tema, desidero sottolineare uno studio di caso particolarmente illuminante, proveniente direttamente dalla mia esperienza in Accenture, in occasione del lancio del libro "Intelligenza Artificiale, Come Usarla a Favore dell'Umanità", scritto da Gabriele Di Matteo ed Eugenio Zuccarelli e pubblicato da Mondadori.

Il ruolo della IA nel nostro futuro

Mauro Macchi, Presidente e  Amministratore Delegato di Accenture, ha arricchito l'opera con una prefazione che non solo introduce il lettore al contesto e ai temi trattati nel libro, ma lo fa con un approccio diretto e significativo, mettendo in evidenza l'importanza del ruolo dell'intelligenza artificiale nel nostro futuro. Questo esempio dimostra efficacemente come un'azienda leader nel settore dell'innovazione possa sostenere e promuovere iniziative editoriali di grande rilevanza.

Un paese come il nostro pieno di storia culturale, straordinaria e unica, che ha marcato per secoli il cammino della civiltà, non può disconoscere questo nuovo passaggio culturale ad una nuova civiltà che senza dubbio incorporerà l’AI nell’ordinario delle vite delle persone.

Ed è grazie alla possibilità della divulgazione che i brand possono svolgere un importante ruolo: quello di diffondere la conoscenza dell’AI.

Happy Innovation!

 


IA creatività comunicatore armandobarone

L'IA generativa e l'importanza dei basic nella comunicazione

L'evoluzione tecnologica nel campo dell'Intelligenza Artificiale (IA) ha portato con sé un cambiamento sismico nel modo in cui concepiamo e creiamo contenuti. L'IA generativa ha aperto le porte a un mondo di possibilità, consentendo a chiunque di produrre rapidamente una vasta gamma di contenuti con pochi e semplici prompt. Si tratta di un cambiamento epocale, con profonde implicazioni per le aziende, le organizzazioni e le persone che operano nel campo della narrazione e della comunicazione.

L'IA generativa e la sua versatilità

Uno dei punti di forza dell'IA generativa è la sua versatilità. Questi strumenti possono essere utilizzati per creare contenuti di ogni genere, dalla scrittura di testi e articoli alla produzione di video e immagini. Questa versatilità offre un potenziale senza limiti per l'innovazione e l'empowerment delle marche e delle organizzazioni. In effetti, l'unico limite nella creazione di contenuti è l'immaginazione del creatore.

IA creatività comunicatore armandobarone

Con l'avvicinarsi di sogni diurni e visioni creative alla realizzazione pratica, è essenziale considerare come il proprio marchio possa capitalizzare su questa nuova era dell'immaginazione. La capacità di generare contenuti rapidamente e con precisione offre un vantaggio competitivo significativo. Tuttavia, è importante mantenere un equilibrio tra l'uso dell'IA generativa e l'esperienza umana nell'arte della narrazione.

IA generativa come alleato creativo

L'anno 2024 sta assistendo a un'esplosione di contenuti senza precedenti nell'economia dell'attenzione. Questa abbondanza di contenuti offre enormi opportunità, ma è anche accompagnata da sfide significative. È fondamentale comprendere che, più che mai, coloro che sfruttano l'IA generativa devono possedere una conoscenza approfondita delle basi della comunicazione.

L'IA generativa può migliorare la creatività umana, ma quando si parla di stile, rilevanza e qualità dei contenuti, l'intervento umano è indispensabile. La conoscenza è il nostro strumento di controllo. Pertanto, dobbiamo apprendere a collaborare in modo creativo con l'IA e, allo stesso tempo, perfezionare il suo output attraverso una solida comprensione dei principi fondamentali della comunicazione.

L'IA generativa forza rivoluzionaria

In sintesi, l'Intelligenza Artificiale Generativa è una forza rivoluzionaria che sta trasformando il mondo della narrazione e della comunicazione. È un potente alleato per la creazione di contenuti innovativi, ma richiede una guida umana esperta per raggiungere il massimo potenziale. L'arte della narrazione continua a essere uno strumento potente e prezioso, e l'IA generativa è lo strumento con cui possiamo amplificare la nostra creatività e la nostra voce, ma solo se ne comprendiamo appieno il potenziale e ne guidiamo l'uso in modo consapevole e competente.

Happy AI!


Armando Barone

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