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Il futuro del Made in Italy, tra tecnologia e comunicazione

Alla luce dei grandi cambiamenti in corso, come la sostenibilità, la transizione tecnologica, i cambiamenti nei modelli di business e nelle politiche transnazionali, è possibile immaginare una nuova centralità del brand "Made in Italy"? Il valore simbolico e la percezione di eccellenza sintetizzati nel logo-slogan Made in Italy associano l’immagine di tutte le aziende che lo utilizzano a una certa internazionalità.

L'importanza della Comunicazione

Parliamo di settori che, se considerati nel loro insieme, commerciano internazionalmente oltre il 50% della produzione complessiva, significativamente superiore rispetto al 35% degli altri settori manifatturieri. Quindi, la comunicazione gioca un ruolo prezioso nell'esito finale e la capacità di produrre una differenziazione di valore è una responsabilità non solo nei confronti dell'azienda stessa e dei suoi clienti, ma anche del brand Made in Italy.

L'Italia possiede un valore unico e iconico, in grado di rappresentare il "lifestyle italiano", molto apprezzato a livello internazionale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta concentrando da tempo attenzione e investimenti per aumentarne la competitività globale e renderlo un motore di crescita accelerata per la nostra economia e per i giovani talenti e le future generazioni.

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La responsabilità nella Comunicazione

Questo contesto pone grande responsabilità nella comunicazione dei brand che fanno parte di questo importante cluster dell’economia italiana. Infatti, devono garantire che i loro messaggi riflettano l'unicità e l'attrattiva del "lifestyle italiano", contribuendo così a mantenere e accrescere la competitività internazionale. Una comunicazione efficace non solo valorizza il brand stesso, ma sostiene anche l'immagine complessiva dell'Italia come leader in qualità, innovazione e stile, promuovendo una crescita accelerata per l'economia e offrendo opportunità ai giovani talenti e alle future generazioni.

È chiaro che il valore simbolico del Made in Italy non opera nel vuoto. Si inserisce all’interno di un sistema simbolico del consumo. Questo è evidente per il mondo della moda ma nel contesto odierno si applica anche ai brand B2B che vogliano scalare.

"Made in Italy" e opportunità tecnologiche

La diversità di questo brand è quindi un punto di forza che deve sensibilizzare la leadership delle aziende, nonché i comunicatori coinvolti, che devono essere in grado di accompagnare il percorso di business e l’evoluzione tecnologica che la sorregge anche per gli aspetti di comunicazione: la Gen AI costituisce infatti una grande opportunità per i brand del Made in Italy.

I modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) sono una frontiera da esplorare per dare maggior impatto alla narrativa del Made in Italy, soprattutto nel modo in cui i clienti interagiscono con l'informazione attraverso chatbot in grado di fornire risposte sempre più risolutive e soddisfacenti.

Se la marca altro non è che il risultato di una comunicazione interattiva e di uno scambio simbolico intorno al prodotto, la capacità dei brand del Made in Italy va oltre le parole o i loro loghi e diventa una questione strategica per la capacità dell’azienda di creare valore sostenibile.

 


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Festival dell'Economia di Trento: reinventarsi per crescere

Il Festival dell'Economia di Trento si conferma ogni anno come un evento di grande rilievo, attirando esperti e leader del settore pubblico e privato da tutto il mondo per discutere temi cruciali e delineare le tendenze future.

Quest'anno, due argomenti fondamentali sono emersi con forza nell'agenda dell'evento: la reinvenzione delle organizzazioni dovuta all'accelerazione delle tecnologie e alle potenzialità dell'intelligenza artificiale generativa, e l'importanza della formazione, a partire dai cicli scolastici primari.

IA Generativa e Formazione al centro

L'intelligenza artificiale (AI) e l'intelligenza artificiale generativa (Gen AI) promettono di rivoluzionare la produttività delle organizzazioni. Questa tendenza è apparsa chiara in tutti gli interventi. I benefici sono tangibili, ma richiedono capacità di investimento e lungimiranza di programmazione perché i risultati a scala sono attesi nei prossimi tre anni.

Unanime anche il giudizio rispetto al momento trasformativo che stiamo vivendo: i prossimi 20 anni ci porteranno in una società sostanzialmente differente da quella attuale. La capacità degli individui e delle organizzazioni di crescere e avere successo dipende dalla volontà di adattarsi ai cambiamenti e di investire nell’istruzione e nella formazione continua. Bisogna velocemente trasformare il paese in un incubatore di talenti.

La necessaria consapevolezza del Cambiamento

Va detto che, al momento, i segnali non indicano una presa di coscienza della leadership. Un nostro studio ha rivelato che il 58% delle persone teme che le nuove tecnologie possano far perdere loro il posto di lavoro, ma il 94% si dice pronto ad apprendere nuove competenze. Tuttavia, solo il 5% delle aziende sta attivamente riqualificando la propria forza lavoro su larga scala.

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Anche la leadership pubblica sembra non essere allineata alla necessità di reinventarsi. A sollevare l'urgenza di intervenire sul sistema di istruzione ha pensato il professor Francesco Profumo della Fondazione Sanpaolo, che ha evidenziato un’allarmante criticità: a sistema stabile, senza cambiamenti significativi, tra 20 anni avremo solo 80 mila laureati, rischiando di diventare un paese senza una classe dirigente.

Ripensare il sistema educativo

È fondamentale ripensare e rinnovare il sistema educativo per preparare le future generazioni alle sfide che le nuove tecnologie porteranno. Solo trasformando questa criticità in priorità e stringendo una grande alleanza tra pubblico e privato si potranno cogliere le opportunità della trasformazione tecnologica

Credo che sia arrivato il momento di darsi uno strumento per misurare il cambiamento, per capire dove investire, fare fine tunning quando necessario. Accenture, ad esempio utilizza un indice che classifica sei fattori di cambiamento: Tecnologia, Talenti, Economia, Geopolitica, Clima, Consumatori e Società.

Creare ispirazione attraverso i contenuti

Passiamo adesso alla comunicazione. Come ho avuto modo di raccontare in altri articoli, ritengo che la divulgazione e l’educazione sulle tecnologie siano driver fondamentali per creare fiducia e consapevolezza. I brand devono impegnarsi nella creazione di contenuti che siano non solo informativi ma anche ispiratori, promuovendo una conoscenza condivisa che contrasti la disinformazione, focalizzi le priorità e valorizzi il purpose che, in questo momento, sembra mancare al nostro Paese. Questo approccio trasforma i brand in un faro di conoscenza e verità in un contesto sempre più complesso e sovraccarico di informazioni.

La reinvenzione delle Organizzazioni

Il Festival dell'Economia di Trento ha messo in luce come la reinvenzione delle organizzazioni e del sistema di istruzione siano essenziali per sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie. Ritengo che Accenture disponga di un modello utile per trovare una via comune ad affrontare le sfide future, combinando tecnologia e ingegno umano, per creare nuove opportunità di crescita e valore per l'ecosistema. La misurazione del cambiamento e la comunicazione strategica sono strumenti fondamentali per guidare le aziende in questo percorso di reinvenzione.

 


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Innovazione, inclusività e responsabilità per il futuro

L'innovazione tecnologica ha il potenziale per trasformare il modo in cui viviamo, migliorando la qualità della vita e affrontando sfide complesse. Tuttavia, è essenziale che l'innovazione sia guidata da un approccio inclusivo e responsabile, che coinvolga attivamente gli stakeholder e condivida i suoi benefici in modo equo. Il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di innovazione non solo garantisce che le loro voci siano ascoltate, ma contribuisce anche a creare soluzioni più efficaci, rilevanti e accettate dalla comunità.

Troppo spesso, l'innovazione è stata implementata senza un coinvolgimento adeguato degli stakeholder. In alcuni casi si è creata una crescente preoccupazione per l'impatto sociale, etico ed economico delle nuove tecnologie. I casi in cui i cittadini si sono sentiti come cavie di esperimenti tecnologici, sollevano interrogativi fondamentali sull'inclusività e sulla responsabilità delle organizzazioni che conducono tali innovazioni.

Una recente vicenda accaduta a San Francisco evidenzia l'importanza di questa sensibilità, in quanto i cittadini si sono sentiti coinvolti in un esperimento di auto con pilota automatico senza essere avvisati o consultati riguardo ai benefici e ai rischi. Questa situazione solleva il tema dell'inclusività come parte integrante dell'innovazione stessa.

Un gruppo di attivisti, noto come Safe Street Rebel, ha deciso di dare vita ad una protesta contro i robotaxi che stanno invadendo le strade di San Francisco. Questi cittadini, frustrati dalla situazione, hanno scoperto che è possibile disabilitare un robotaxi di Waymo o Cruise semplicemente posizionando un cono arancione sul suo cofano. Utilizzando questa tattica, il gruppo protesta contro l'imposizione di veicoli senza conducente che non vede il coinvolgimento della comunità locale. Attraverso i social media, diffondono istruzioni per incoraggiare altri a partecipare a questa forma di protesta pacifica, creando i loro "immobili unicorni arancioni".

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La protesta dei cittadini arriva proprio prima di un'importante udienza che potrebbe consentire alle aziende di veicoli autonomi, Cruise e Waymo, di espandere le loro operazioni nella città di San Francisco a un livello paragonabile ai servizi di Uber e Lyft.

In conclusione, l'innovazione tecnologica può apportare notevoli benefici alla società, ma deve essere sperimentata e implementata con l'inclusione degli stakeholder e la condivisione dei benefici. Il caso dei robotaxi a San Francisco evidenzia la necessità di una maggiore sensibilità verso i cittadini e di un coinvolgimento attivo nella definizione delle politiche e delle regolamentazioni.

Solo attraverso un processo di innovazione responsabile, che incorpori il principio dell'inclusività come obiettivo fondamentale, potremo garantire che le nuove tecnologie migliorino la vita delle persone in modo sicuro ed equo. Allo stesso tempo, le aziende che vogliono implementare soluzioni innovative per le cittadinanze devono dimostrare la capacità di gestire con successo le complesse sfide della comunicazione, della partecipazione e dell’inclusività.